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Certe scelte “di vita” si fanno a volte in modo non razionale, magari con la convinzione di essere guidati dalle emozioni, dai sentimenti, quando invece, più o meno inconsciamente, si obbedisce a qualcosa d’altro. Così fu quando, all’inizio degli anni ’70, Thea e Sergio Navacchia diedero il via a questa avventura. E così è stato quando David e Vittorio, alla morte della loro mamma, nel 1989, decisero che fare vino sarebbe stato il lavoro della loro vita.
Sergio e Thea, a modo loro, furono dei rivoluzionari. Una rivoluzione che partì in vigna (fra i primi a piantare con grandi densità per ettaro e a sperimentare con vitigni non tradizionali) per proseguire in cantina
Collaborazioni importanti con la migliore enologia italiana: un giovanissimo Francesco Spagnolli nei primi anni ottanta, quindi Vittorio Fiore fino ad arrivare a Donato Lanati, i cui insegnamenti sono stati fondamentali per la crescita di Vittorio come responsabile della gestione agronomica ed enologica dell’azienda.
L’azienda è costituita da due corpi poderali, uno sulle colline imolesi, l’altro su quelle forlivesi. La superficie agricola complessiva si estende su circa cinquantacinque ettari, tutti coltivati a vigneto. La zonazione dei terreni aziendali ha posto in evidenza una grande gamma di composizioni anche all’interno dello stesso appezzamento, rendendo obbligatoria una ulteriore suddivisione in micro-zone. La conoscenza capillare dei terreni ha permesso la messa a dimora delle varietà più compatibili con ogni singola specificità. I risultati sono nella ricchezza di qualità e nella diversità delle uve ottenute.
Proprietà: Famiglia Navacchia
Conduzione enologica: Nicola Tucci, Vittorio Navacchia
Conduzione agronomica: Patrizio Gasparinetti, Vittorio Navacchia
Viticoltura: biologica certificata
Ettari vitati: 50
Bottiglie prodotte: 180.000
Vendita diretta: sì
Visite in azienda: sì
Anno di fondazione: 1971
Vino: Ciardo
Composizione varietale: 90% Chardonnay, 10% Sauvignon Blanc.
Titolo alcolometrico: 13% vol.
Annata: 2019
Classificazione: Rubicone I.G.P..
Vigne: Vigna della Villa, Podere di Imola.
Sistema di allevamento: Guyot.
Composizione del terreno: argilloso.
Epoca di vendemmia: seconda metà d’agosto.
Densità d’impianto: 4.800 piante per ettaro.
Anno impianto: 1990.
Vinificazione: Pressatura soffice a freddo, fermentazione con lieviti selezionati.
Fermentazione e affinamento: in vasche in acciaio inox.
Esame visivo
Limpidezza: cristallino
Colore: giallo verdolino
Consistenza: consistente
Osservazioni:
Esame olfattivo
Intensità: intenso
Complessità: abbastanza complesso
Qualità: abbastanza fine
Descrizione: floreale e fruttato
Osservazioni: sentori di fiori bianchi come acacia e narciso, frutti come banana ananas e melone giallo, nota di vaniglia.
Esame gusto – olfattivo
Zuccheri: secco
Alcoli: caldo
Polialcoli: abbastanza morbido
Acidi: fresco
Tannini: – – –
Sostanze minerali: sapido
Struttura: di corpo
Equilibrio: equilibrato
Intensità: intenso
Persistenza: abbastanza persistente
Qualità: abbastanza fine
Osservazioni:
Considerazioni finali
Stato evolutivo: pronto
Armonia: abbastanza armonico
Abbinamenti: tagliere di salumi freschi.
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