In Italia, paese di inestimabile cultura eno-gastronomica, il sapere del vino ha radici antiche. Tale patrimonio va salvaguardato e divulgato, soprattutto fra le nuove generazioni. Ciò, anche per educare al bere inteso, appunto, come attitudine consapevole.
I musei del vino, sparsi per l’Italia sono uno degli strumenti più utili per attirare non solo appassionati del tema ma anche gli amanti dell’arte e della cultura in senso ampio.
Già perché il vino, quello di qualità, è arte e racconta la cultura e la storia del territorio in cui nasce. Lo sanno bene i produttori del Vernaccia di San Gimignano, uno degli orgogli dell’Italia vinicola, che, hanno dato vita all’omonimo Consorzio, primo vino DOC italiano, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza di questo raro vino bianco Toscano.
Nel 2017, il Consorzio ha inaugurato “Vernaccia di San Gimignano Wine Experience”, nel cuore di San Gimignano (Siena), una struttura che vuole raccontare il vino Vernaccia non solo attraverso l’esperienza di degustazione ma anche di conoscenza e condivisione culturale.
Progettata dall’architetto Piero Guicciardini, la struttura è pensata come un museo multimediale di ultima generazione ed è l’unica in Italia a essere gestita dai produttori.
Irina Strozzi, Presidente del Consorzio, spiega la particolarità della struttura e le novità che attendono i visitatori dopo la pausa dovuta all’emergenza sanitaria.
Nell’Italia dei musei, il mondo del vino propone strutture sparse per il Paese che non sono, spesso, abbastanza note, eppure meritano di essere divulgate proprio per il loro alto valore culturale. In questo, contesto, “Vernaccia di San Gimignano Wine Experience” si propone come qualcosa in più di un “semplice” museo. Può raccontare tale diversità?
Come dichiara il nome della struttura, quello che abbiamo creato nella Rocca di Montestaffoli, nel centro di San Gimignano e nel punto più alto e panoramico del paese, è il luogo dell’esperienza del vino Vernaccia di San Gimignano, quindi quello della degustazione, della conoscenza e del contatto emozionale con esso. Partiamo dal presupposto che il vino è cultura, un bicchiere di Vernaccia di San Gimignano racchiude in sé secoli di storia, tradizioni, pratica agronomica ed enologica, l’arte e il territorio inteso come comunità di uomini che agiscono sulla loro terra, la disegnano, la custodiscono e la tramandano. Ecco, ‘Vernaccia di San Gimignano Wine Experience’ racconta tutto ciò.
In quante sale è diviso il museo e quali sono i materiali di pregio presenti, utili a ricostruire il percorso storico-culturale della Vernaccia?
Al primo piano troviamo quattro sale monotematiche, in cui immagini, luci, suoni, voci, video, ologrammi, visori per la realtà virtuale raccontano la storia, il territorio e il vino, dalla vendemmia alla vinificazione della Vernaccia di San Gimignano, le sue caratteristiche organolettiche, i suoi profumi. Al piano terreno, invece, troviamo le due sale dedicate all’esperienza diretta del vino, una con un bancone per la degustazione al bicchiere (oggi questa parte è chiusa per le norme anti-Covid19), l’altra con i tavoli dove si svolgono le master class condotte dal personale del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano.
Come è organizzata la visita al museo in tempi attuali?
Come tutte le attività museali, Vernaccia di San Gimignano Wine Experience è stata chiusa per molti mesi a causa della pandemia. Con la riapertura abbiamo dovuto riorganizzare la fruibilità della struttura in modo da rispettare tutte le norme di contenimento del Covid: accesso alle degustazione guidate solo su prenotazione online, degustazioni al bicchiere solo ai tavoli con il servizio dei sommelier (il bancone è chiuso), visita alla parte museale del piano superiore solo per piccoli gruppi accompagnati dal personale del Consorzio.
Per questo, stiamo ristrutturando totalmente il sito internet di ‘Vernaccia di San Gimignano Wine Experience’, https://wineexperience.vernacciasangimignano.it/, i visitatori e i wine lovers troveranno in modo semplice e diretto tutte le informazioni sulle tipologie di degustazione che potranno prenotare direttamente.
Quale tipologia di visitatore prevale in generale (escludendo il periodo): turismo locale, Internazionale, scolaresche?
La maggioranza dei visitatori è di provenienza internazionale, San Gimignano è una meta turistica che in epoca pre-Covid contava ogni anno più di 3 milioni di turisti, molti dei quali appassionati di vino.
Quali obiettivi a medio e lungo termine si pone la struttura, soprattutto per veicolare la conoscenza del Vernaccia all’estero?
La struttura è nata proprio con questo obiettivo: fare conoscere la Vernaccia di San Gimignano nel suo luogo di origine, rendere i visitatori gli ambasciatori di questo vino nei loro paesi di origine e nelle altre regioni italiane. Per questo, l’esperienza che offriamo è a tutto tondo, facciamo conoscere la Vernaccia di San Gimignano docg, la sua storia e il suo territorio, ma forniamo anche tutte le indicazioni sulle aziende dove acquistare il vino e sugli abbinamenti a tavola, quelli tradizionali e quelli insoliti.