Situato nel sud-ovest della Francia, il dipartimento della Gironda (il più ampio della Francia), con capoluogo Bordeaux, ricava il nome dall’estuario del fiume Gironda.
Un territorio ricco di storia, tradizione e patrimonio artistico che primeggia anche nel settore vitivinicolo. Bordeaux e il suo vino rosso ma non solo. Il percorso enoturistico offerto dalla regione non si ferma, infatti, solo alla città più nota della zona ma si estende a tutto l’area con proposte, attività, visite e degustazioni che non lasciano indifferenti il visitatore.
Scopriamo di più dalle parole di Romain Bertrand, responsabile enoturismo Gironde Tourisme.
Con quali servizi/attività promuovete l’enoturismo di Bordeaux?
Il vino ha radici antiche in Gironda, quindi è naturale che la promozione dell’enoturismo sia la chiave della strategia dipartimentale. Creato nel 2016 dal Consiglio Interprofessionale per il vino di Bordeaux, il marchio Bordeaux Wine Trip, che oggi gestiamo, ci consente di unire tutti gli attori del turismo sotto la stessa bandiera.
A oggi, più di 900 fornitori con il marchio Vignobles & Découvertes raddoppiano ogni anno i loro sforzi e l’innovazione per sviluppare la loro offerta enoturistica. Ad esempio, l’Ufficio del Turismo di Bordeaux offre escursioni “chiavi in mano” per visite alle tenute, a Saint-Emilion e nel Médoc.
In connessione con il marchio Bordeaux Wine Trip, nel 2020, abbiamo creato la rivista bilingue lifestyle PULPE, una vera voce per il vigneto bordolese. Si tratta di un insieme di informazioni aventi per obiettivo suscitare la voglia di esplorare il mondo del vino. Prodotto attraverso una redazione collaborativa, composta principalmente dai territori, questo magazine va oltre la dimensione territoriale di ciascuno per dare vita a un’atmosfera, un calore specifico dei vigneti bordolesi. Per ulteriori informazioni, visitare il sito.
Può descrivere brevemente le aree di interesse culturale ed enoturistico della regione?
Più che un saper fare, il vino è un’identità, una cultura che permea la vigna e la città. Composta da sei territori, la regione di Bordeaux è una terra mosaico e generosa, unica nel suo genere.
Bordeaux, porta del vigneto: Capitale del sud-ovest, la città di Bordeaux, iscritta nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO, pullula di luoghi segnati dallo storico commercio del vino. Ogni quartiere ha il suo stile, la sua storia, i suoi segreti. Molti wine bar attraversano la città e ti introducono all’arte della degustazione di vini.
Il Médoc: Margaux, Pauillac, Saint-Estèphe: il percorso del castello del Medoc gode di fama mondiale grazie ai suoi Grands Crus Classés e ai suoi sontuosi castelli. Il Médoc presenta un’altra singolarità: è l’unico vigneto francese ad offrire una vicinanza diretta alla costa atlantica.
Saint-Emilion, Pomerol, Fronsac: elegante e storica, questa rinomata regione riunisce molti tesori. Situata sui pendii che dominano la valle della Dordogna, la giurisdizione di Saint-Émilion è stata la prima zona viticola ad essere iscritta nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1999.
Blaye et Bourg: Affacciato sull’estuario più grande dell’Europa occidentale, questo territorio artificiale è il luogo perfetto per scoprire piccoli porti, villaggi pittoreschi e altri castelli, per non parlare della notevole cittadella di Blaye, appartenente al Verrou Vauban e quotata Lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. La sua arte di vivere vi porterà ad incontrare vignaioli e produttori per degustare nettari e piatti locali.
La Strada del Vino Bordeaux en Graves & Sauternes: Vera culla di Bordeaux, è nelle Graves, lungo la Garonna, che furono piantati i primi vitigni girondini. Oltre 2000 anni di storia ne fanno un luogo eccezionale. Oggi, le cantine competono nell’osare per sorprenderci. Non è raro qui sorvolare le vigne con un vignaiolo pilota o degustare vini in un albero bicentenario.
Entre-deux-Mers: Tra Garonna e Dordogna, Entre-deux-Mers è la più grande area di Denominazione di Origine Controllata della Gironda. Tranquillo senza essere monotono, offre un momento di serenità attraverso la sua campagna lussureggiante e la sua terra ondulata. Ricca di monumenti storici, è una terra adatta alle gite in bicicletta grazie al famoso sentiero Roger Lapébie.
Quali sono le particolarità del territorio e dei suoi vini?
La regione di Bordeaux ha molte peculiarità ma la più atipica è senza dubbio il trittico vigneto/città/oceano. È così possibile fare surf al mattino e gustare un pranzo degustazione nei castelli o anche trascorrere una giornata in spiaggia per poi concludere con un afterbeach di tapas in un’azienda vinicola. Una posizione geografica insolita che rende unici i nostri vini e il nostro territorio.
La vostra regione è conosciuta in tutto il mondo per la sua antica storia vinicola e per la qualità dei suoi vini. Ci sono ancora obiettivi da raggiungere per aumentare questo successo e aumentare l’offerta turistica su questo fronte?
Il vigneto bordolese è in fase di sviluppo sostenibile: il 75% delle proprietà è registrato in un approccio ambientale certificato (biologico, biodinamico, HVE…) per un obiettivo globale del 100% fissato nel 2030 dal CIVB.
Allo stesso modo, l’enoturismo si sta adattando. Stiamo svolgendo un lavoro di supporto con i fornitori di servizi per espandere la loro offerta eco-responsabile. Stanno emergendo sempre più attività, come il tour naturalistico di Château La Dauphine (scoperta del lavoro in vigna, l’apiario, il laboratorio biodinamico o l’orto di permacultura) o allo Château Climens, l’unico Premier Cru Classé di Bordeaux certificato biodinamico.
Oltre a questa svolta sostenibile, ci impegniamo a coltivare il turismo lento: trekking, giri in bicicletta, picnic nei vigneti. Insomma, un vigneto dove le persone hanno il tempo di apprezzare, degustare, ammirare e incontrarsi.