La Sicilia, secondo quanto tramandato dalla leggenda, fu la prima regione a cui la Grecia regalò l’albero di ulivo.
Sempre la leggenda racconta che Ulisse accecò Polifemo, ciclope della mitologia greca, proprio con un tronco di ulivo.
Ancora in pietre miliari della letteratura di tutti i tempi come “De Aetna”, volume dedicato al vulcano Siciliano, scritto da Pietro Bembo, cardinale, scrittore, umanista, veneziano del ‘400, si elogia la qualità dell’olio di oliva dell’Etna. Lodi che, nel corso dei secoli, arriveranno anche da altre personalità Internazionali, in visita nell’Isola èiù grande del Mediterraneo.
Del resto, già al tempo dei Antichi Romani, la qualità dell’olio di oliva Siciliano era nota e, per tal motivo, furono imposti i dazi, sì da non fare eccessiva concorrenza alla produzione del Lazio e di altre regioni dell’Impero.
Ciò che rende speciale ogni frutto nato alle falde del vulcano più alto e attivo d’Europa (ulivo, pistacchio, mandorle, nocciole…) è la particolarità del suolo vulcanico.
Intorno a questa “montagna” magica, nel corso dei secoli, si sono formati villaggi che sono essi stessi storia importante dell’Etna e di Catania, la città “figlia” del vulcano.
In questo paesaggio suggestivo (in certe zone così simile a quello lunare), nelle sue aree più rigogliose, si estendono oliveti, vigneti, agrumeti, pistacchieti. Una distesa di colori e di profumi tipici della Sicilia Orientale, di cui l’Etna, con il suo terreno fertile e minerale, è artefice.
Il fuoco dell’Etna, con le sue lingue di lava sempre attive, il caldo sole di Sicilia e la maestria degli agricoltori rendono le produzioni dell’Etna più che speciali, rare. Sì, perché, da secoli, ogni colata lavica modifica il paesaggio intorno all’Etna e, di conseguenza, anche il terreno. Ogni singolo lapillo ha caratteristiche fisico chimiche diverse e, quindi, anche il suolo muta, di volta in volta, le sue peculiarità. A ciò, si aggiungono esposizione solare, umidità, escursioni termiche tra il giorno e la notte, soprattutto in estate. Tale microclima, unico al mondo, è linfa vitale per un sottosuolo di matrice vulcanica ricco di ferro, rame, fosforo e magnesio.
In questo magnifico scenario, la famiglia Gambino produce un olio Extra Vergine di oliva, tra i più apprezzati a livello Internazionale. Un olio EVO frutto di una terra speciale, generosa, dalla forte personalità.
TERRITORIO:
I primi abitanti dell’antica Linguagrossa (“grossa lingua di lava”) risalgono al 1100. Il villaggio appartenne per secoli a famiglie nobili fino a quando, nel 1634, l’attuale Linguaglossa, acquisì la sua autonomia. Il segno lasciato dall’aristocrazia è, tuttora, evidente in alcuni splendidi edifici che arredano il centro (e non solo) e, più in generale, nell’atmosfera discreta ma, al contempo, imponente che il visitatore percepisce, perdendosi nelle piccole vie del paese pedemontano.
Linguaglossa è uno dei Comuni Etnei più noti, situato sul versante orientale dell’Etna. Circondato dai boschi del Parco Nazionale a pochi chilometri dalla Riviera Taorminese, Linguaglossa è terra di uliveti e vigneti, nonché meta di un turismo Internazionale, anche di tipo enogastronomico di alto livello.
La sua posizione geografica, la montagna che guarda il mare, la rende luogo prediletto da chi, soprattutto durante la stagione estiva, vuole perdersi nel blu del mare poco distante per poi trovare ristoro, al calar del sole, nel villaggio di montagna che accoglie il turista con le sue numerose proposte enogastronomiche, i vigneti e gli uliveti.
Indubbiamente, per gli imprenditori agricoli, l’elevata altitudine di Linguaglossa è una sfida non da poco, sia per l’olivicoltura che per la viticoltura. Il microclima, unico nel suo genere, con un clima Mediterraneo e, al contempo, di montagna, sfida le coltivazioni in un gioco in cui l’esperienza e la competenza di olivicoltori e vignaioli rivestono un ruolo cruciale.
Non è raro, ad esempio che, in inverno, le temperature, nella zona, scendano sotto lo zero per superare i 40°C, al contrario, in estate con una importante escursione termica nella stagione estiva tra il giorno e la notte, anche di venti gradi e più.
Paradossalmente, proprio tale clima estremo, sia in estate che in inverno, mitigato dalle piacevoli stagioni intermedie, è la chiave per ottenere un olio Extra Vergine di oliva dalla grande personalità ma, al contempo, elegante e delicato, idoneo per ogni tipo di preparazione, con un elevato contenuto di polifenoli.
AZIENDA:
Nel 1978, Vittorio Raciti acquista alcuni appezzamenti di terra, convertendoli in vigneti e oliveti. Tale passione è condivisa con la moglie Maria Gambino con la quale, negli anni, Raciti apporta modifiche importanti alla morfologia del terreno, sì da renderlo sempre più performante.
Oggi, l’azienda, prosegue gli insegnamenti lasciati da Raciti e, con a capo Maria Gambino e i tre discendenti, Maria Grazia, Filadelfo e Francesco Raciti Gambino, si pone sul mercato Internazionale come una delle più apprezzate realtà Siciliane anche per quanto riguarda l’olio Extra Vergine di oliva.
Nel 2002, la tenuta potenzia la sua produzione di vino, con una estensione di 8 ettari di vigneti, promuovendo l’attività familiare con proposte enoturistiche di livello.
Nel 2008, Gambino ha iniziato importanti lavori di ristrutturazione, completati tre anni dopo, consentendo all’azienda di produrre con bassissime emissioni di CO2. Un’azienda assolutamente contemporanea, in grado di proporre al cliente prodotti di elevata qualità.
EVO:
L’olio Extra Vergine di oliva Gambino esprime i sapori e la personalità tipiche delle cultivar originarie della zona Etnea, tra cui la Nocellara dell’Etna e Brandofino.
Proprio in virtù degli sbalzi termici e della mineralità del suolo, la Nocellara dell’Etna si esprime al meglio in territorio vulcanico. La carenza d’acqua, tipica dei periodi di siccità estivi Siciliani, non danneggia il frutto che, al contrario, sembra beneficiarne.
Gli alberi d’olivo della Nocellara sono forti abbastanza da crescere tra le rocce laviche, circondate da una vegetazione selvaggia e lussureggiante.
L’olio Extra vergine di oliva ricavato da questa cultivar ha un grado di acidità molto basso, grazie alle sostanze presenti nel terreno vulcanico che lo rendono stabile nel tempo. Inoltre, l’altitudine in cui crescono gli uliveti, garantisce la lontananza dagli agenti parassiti.
Limitata all’area nord-orientale della Sicilia, la cultivar Brandofino è autoctona siciliana e vede nel territorio dell’Etna il terreno più facile dove attecchire.
Le olive ricavate da queste cultivar vengono raccolte a mano a novembre e molite a una temperatura sotto i 28°, entro poche ore dalla raccolta.
L’olio Extra Vergine di oliva Gambino, ottenuto dalla molitura di cultivar Siciliane, ha le caratteristiche tipiche di un olio prodotto alle pendici dell’Etna: fruttato intenso, con sentori di mandorle, bilanciamento perfetto tra piccante e amaro e persistenza importante al palato.
DOVE:
GAMBINO
Contrada Petto Dragone, 95015 Linguaglossa (CT)
+39 348 822 0130 / +39 389 85 25 100