Le pietre sono l’elemento distintivo del territorio di Cariñena (Aragona, Spagna) che rendono unico il vino prodotto.
Una terra rocciosa che i viticoltori definiscono piena di vita, di vigne e di grandi storie.
Questa è l’essenza della Denominazione di Origine Protetta Cariñena che dà vita a “El vino de las Piedras” (“Il vino delle pietre).
Il terreno e le altitudini conferiscono al paesaggio di Cariñena un’ampia varietà di profumi e colori. I sassi costringono le viti a sopravvivere in condizioni quasi estreme. Ciò determina uve più concentrate e intense, e molto più aromatiche di quelle coltivate in altre terre.
Un territorio unico al mondo dove si coltivano varietà autoctone come la Garnacha.
Scopriamo di più dalle parole di Antonio Ubide Bosqued, Presidente de la Denominación de Origen Protegida Cariñena e vicepresidente del Consejo Sectorial de Cooperativas Vitivinícolas de España.
Dalla nascita di DO Cariñena, quali obiettivi sono stati raggiunti e quali restano da raggiungere?
La produzione di vino in questa zona è già documentata in epoca celtiberica e romana e la Denominazione di Origine è stata istituita ufficialmente nel 1932, rendendola una delle più antiche di tutta la Spagna.
Siamo un territorio dedito al vino da sempre, con secoli di esperienza e fatica. Dalla nascita della DOP, abbiamo consolidato una regione di riferimento in Spagna e nel mondo, garantendo la qualità della produzione vinicola e promuovendola con azioni di marketing sempre più importanti in un mercato così competitivo.
La produzione nel 2021 ha superato i 35 milioni di bottiglie e la maggior parte di esse è stata esportata in 60 paesi dei cinque continenti, anche se per noi il mercato nazionale è di grande importanza. Stiamo superando le gravi crisi con cui questo decennio è iniziato meglio di altre denominazioni e la sfida è continuare con il miglioramento competitivo dei nostri vini, consolidando gli attuali mercati, in particolare il Nord America, ed espandendoli il più possibile.
Quali sono le peculiarità del territorio e dei suoi vini?
Una grande diversità di terreni e di altitudini e il grande potenziale offerto dai suoi vitigni più caratteristici. Predomina il terreno roccioso, che è l’essenza della nostra campagna promozionale di successo “El Vino de las Piedras”. I sassi sono un elemento inerte e piuttosto scomodo in campo ma i viticoltori sono riusciti a trasformare quello che sembrava un inconveniente in un fattore di successo, ottenendo uve più concentrate e intense, e molto più aromatiche di quelle coltivate in altre terre.
Attraverso quali servizi/attività promuovete la regione vinicola?
La Cariñena DOP ha avviato un ampio rinnovamento della sua immagine nel 2007, in occasione del suo 75° anniversario. E nel 2011 ha lanciato la campagna di successo El Vino de las Piedras, che definisce perfettamente il modo in cui i vini eccellenti emergono dai nostri terreni sassosi grazie a quelle condizioni uniche del terreno.
In questo periodo, iniziative innovative attorno a questo motto, che già identifica l’intera Denominazione, hanno portato a un completo rilancio dei vini Cariñena. Sono state realizzate potenti campagne nazionali e internazionali, con personalità di spicco di tutti i territori, che hanno partecipato a eventi e sono state protagoniste della Festa della Vendemmia, punto di riferimento turistico in Aragona.
Un’altra azione eccezionale che rafforza la nostra promozione ogni anno è la Collezione El Vino de las Piedras Premium, una vetrina di dodici dei nostri migliori vini, scelti dai migliori esperti come campioni della produzione moderna portata avanti da tutte le cantine.
Può descrivere brevemente le aree di interesse culturale ed enoturistico della DO Cariñena?
La Denominazione di Origine Protetta Cariñena va di pari passo con altre istituzioni nella promozione dell’enoturismo della zona, attraverso la Strada del Vino della Cariñena Country La Ruta del Vino de las Piedras, riconosciuta dall’Associazione delle Città del Vino (ACEVIN). In collaborazione con le cantine, che da anni sviluppano iniziative anche in questo campo, ogni anno vengono svolte numerose attività.
Il Museo del Vino della Denominazione, situato in un’antica cantina, è una delle tappe obbligate. Oltre all’enoturismo, la zona ha altre straordinarie attrazioni turistiche come la Ruta de Goya (la sua città natale è a pochi chilometri da Cariñena) o le ceramiche di Muel. E Saragozza, capitale della comunità autonoma di Aragona e quinta città più grande della Spagna, si trova a soli 47 chilometri.
Perché i vini DO Cariñena sono così speciali?
Sono vini moderni e altamente elaborati che rispondono alle richieste dei vari mercati.
I diversi marchi prodotti dalle oltre 30 cantine della Denominazione stanno ottenendo numerosi riconoscimenti nei più prestigiosi concorsi di tutto il mondo.
L’uva Garnacha Tinta, autoctona del territorio e sempre più apprezzata da tutti i consumatori, è la più coltivata, rappresentando un terzo della produzione, ma non bisogna dimenticare un’altra meravigliosa uva che è stata indissolubilmente legata a questa Denominazione dalla sua origine: la Cariñena.
Siamo l’unica Denominazione al mondo che nomina una varietà. E, per questo, le cantine lo utilizzano sempre di più, non solo nei coupage, ma anche per produrre varietà sorprendenti.