C’è qualcosa di magico in Galizia e di così straordinariamente diverso dal resto dell’affascinante Spagna. Questa regione, situata a nord-ovest della penisola iberica, non è (ancora) tra le mete maggiormente richieste per un primo viaggio in Spagna, eppure, una volta visitata, sorprende e affascina per la sua natura selvaggia, i paesaggi così vari, tra coste e montagne, e una importante biodiversità, fiore all’occhiello della Comunità Autonoma.
Popolata fin dalla preistoria, la Galizia è il risultato di varie invasioni che, nel corso dei secoli, hanno plasmato luoghi e popolazioni, dando a questo angolo di Spagna, attitudini e abitudini che rendono il suo popolo differente dal resto degli Spagnoli.
La Galizia è nota per il “Camino de Santiago”, pellegrinaggio cattolico, di origine medievale, il cui scopo è raggiungere la tomba dell’apostolo Santiago, nella cripta della cattedrale di Santiago de Compostela. Un percorso spirituale e culturale, in tempi antichi, connesso anche con il vino. Il vino era utilizzato, ad esempio, come cicatrizzante e antisettico per curare le ferite ai piedi dei pellegrini. Antica è l’usanza (tutt’ora in voga) di offrire non solo acqua ma anche vino ai pellegrini come ristoro durante il lungo percorso.
Soprattutto, il Cammino di Santiago ha influenzato in modo importante la viticoltura in Galizia attraverso il monachesimo. Il vino era fondamentale per le funzioni religiose ma anche per l’alimentazione quotidiana. Per questo, i diversi ordini monastici contribuirono nell’ampliamento della superficie seminativa dei vigneti e, più in generale, nel potenziamento della cultura vitivinicola.
I vini
I vini bianchi Galiziani sono tra i più noti a livello Internazionale (circa l’85% della produzione vinicola galiziana si basa sulle varietà bianche), apprezzati per la loro freschezza e per essere vini leggeri con una acidità importante, nonché un buon equilibrio tra la gradazione alcolica e i sapori di base del frutto. Godello (caratterizzato da aromi floreali e fruttati come mela, note erbacee come finocchio e note minerali), Palomino (con i suoi aromi caratteristici di fiore di camomilla ed erbe di campo) e Albariño (note floreali, erbe fini e frutta come mela, pesca e banana) sono i vitigni più noti.
Per via della bassa produzione vini rossi sono considerati alquanto sofisticati. Anch’essi, con un’acidità importante, sono prodotti con tre vitigni autoctoni: Mencía (regala aromi fruttati di fragola, lampone, ciliegia o aromi più floreali come erba secca o liquirizia), l’Espadeiro (con note sottili di erbe aromatiche e balsamiche) e Merenzao (aromi di frutta rossa speziata, rovere minerale e sentori di incenso).
Tuttavia, vi sono altre varietà ancora meno note, autorizzate dal Ministero dell’Agricoltura Spagnolo. Nelle uve bianche, il Branco lexitimo, il Torrontés, la Caiño Blanco Loureira (le ultime tre tipiche della zona Ribeiro), il Dona Branca (prodotto principalmente in Valdeorras) e l’Agudelo (tipico di Betanzo).
Nelle uve rosse spiccano le ottime varietà Brancellao e Sousón (Ribeiro); Merenzao (Valdeorras); Ferrón (varietà complessa da coltivare); Caíño Tinto; Espadeiro (Rías Baixas).
L’influenza atlantica è visibile sulla costa della Galizia dove l’elevata piovosità annuale, le temperature miti e gli effetti dei venti marini caratterizzano i vini freschi della D.O. Rías Baixas.
Caratteristiche simili hanno anche i vini dell’IGP Ribeiras do Morrazo, quelle dell’IGP Barbanza e Iria poste, poco più a nord e attraversate dalla Sierra del Barbanza e l’IGP Betanzos, influenzata in modo importante dal Mar Cantabrico. I vini di queste regioni hanno in comune la salinità, l’elevata acidità, la salinità e l’essere moderatamente alcolici.
In Galizia, è usanza, nei vigneti sui pendii delle valli e delle montagne costruire terrazzamenti che consentano di superare i pendii ripidi. Ciò, è evidente, soprattutto nella D.O. Ribeiro e nella D.O. Ribeira Sacra.
Le caratteristiche sono quelle tipiche della viticultura cosiddetta eroica. Una viticultura d’altura o in condizioni estreme, pertanto, sostenibile, in quanto non consente l’agricoltura intensiva.
Ogni azienda ha piccoli appezzamenti, spesso di difficile accesso.Il lavoro svolto dai viticoltori è di tipo manuale o con macchinari rudimentali. Ciò è garanzia, tra l’altro, di una produzione di qualità, più che di quantità.
DOP e Strade del vino
Valdeorras, Monterrei, Rías Baixas, Ribeiro e Ribeira Sacra sono le DOP di Galizia mentre Valle del Miño Ourense, Betanzos, Ribeiras do Morrazo e Barbanza e Iria le IGP.
I vini di DOC e IGP Galizia riflettono i differenti tipi di terreno e le diverse condizioni climatiche. I vigneti più vicini alla costa del mare ricevono una maggiore quantità di umidità mentre quelli ubicati nella zona continentale crescono su terreni asciutti con tracce minerali.
Le Strade del vino sono molteplici e rappresentano l’impegno della regione nella divulgazione della cultura vinicola locale anche ai visitatori internazionali.
La Strada del Vino di Ribeiro si trova nella parte occidentale della Galizia e i suoi vigneti si estendono da 75 a 400 metri sul livello del mare, su pendii scoscesi. Per facilitarne la coltivazione, generazioni di contadini hanno costruito recinzioni e terrazze, lavorando il pendio a terrazze, tradizionalmente chiamate “sicalcos” o “bocarribeiras”. Questa è la regione più antica della Galizia in termini di produzione di vino, con paesaggi caratterizzati da piccoli poderi, intervallati da frutteti e vigneti di famiglia.
La Strada del Vino delle Rías Baixas è la più occidentale della Galizia, vicina a Santiago de Compostela, è la Strada della Galizia di maggiori dimensioni, con cinque sottozone di produzione del vino. Un territorio di grande tradizione lungo il quale è possibile visitare cantine di antica storia, perfettamente adattate, e ammirare panoramici suggestivi dove è paòese l’influenza atlantica.
La Strada del Vino di Valdeorras si trova nella parte nord-orientale della provincia di Ourense. Il fiume Sil accompagna il percorso
La Valle è caratterizzata dal suolo argilloso, ai tempi delle colonie romane, il terreno era trivellato per estrarre l’oro. Oggi, di quel periodo rimangono le grotte, usate dalle cantine per i propri vini che raggiungono le temperature ottimali.
La Strada del Vino di Monterrei si trova nel sud-est della provincia di Ourense, al confine con il Portogallo. I vigneti sono strutturati in due sottozone delimitate dalla loro orografia: la valle di Monterrei e la collina di Monterrei. Le cantine sono ubicate in contesti molto suggestivi ora in montagna ora ai piedi della valle. Terra di confine, fertile, ricca di acqua, grazie ai fiumi che nascono in montagna e che sono risorse inestimabili.
Apparentemente una regione “remota” della Spagna. In realtà un tesoro tutto da scoprire, non solo per le sue ricchezze vinicole.