Quanto sia preziosa la Monastrell per gli Spagnoli lo dimostra un’Associazione, Monastrell España, nata nel 2019, dall’unione di sei Consigli Regolatori delle Denominazioni di Origine: Alicante, Almansa, Bullas, Jumilla, Valencia e Yecla, con lo scopo di preservare questo patrimonio e, soprattutto, di diffonderne storia e vini.
Gli Spagnoli affermano che “Monastrell sa di sole”. Quel sole che irradia con pazienza ogni vite, regalando vini speciali.
Quarto vitigno a bacca rossa più importante di Spagna, Monastrell è distribuito in tre Comunità Autonome: Castilla-La Mancha, Murcia e Valencia. Da qui, l’idea dei sei consigli regolatori del sud-est spagnolo di divulgare Monastrell a livello internazionale.
Il nome Monastrell deriva dal latino Monasteriellu (Monastero), a segnalare lo stretto rapporto di questa varietà di uva con i centri religiosi e la sua diffusione durante il Medioevo. La prima documentazione storica del vitigno risale al 1317, all’interno dell’opera “Terç del Crestià”, del francescano Francesc Eiximenes mentre la prima descrizione completa della varietà è raccolta nel volume VIII di “Agricultura general” di Valcarcel del 1791.
Le prime aree geografiche in cui si segnala la presenza del Monastrell sono tra Ampurdán e Valencia per poi estendersi verso Alicante, Murcia e l’Andalusia. Nella seconda metà dell’800, con la ricostruzione dei vigneti dopo la fillossera, Monastrell divenne la varietà principale nel sud-est della Spagna, sia per il suo buon adattamento alle condizioni di coltivazione, sia per la qualità dei vini prodotti.
Monastrell ha acini di piccolo-medio calibro. La buccia è blu-nera e di medio spessore mentre la carne succosa e non colorata. Produce un mosto dolcissimo, ricco di ossidasi, vini di alta qualità, molto ricchi di colore, aromatici, versatili e ad alto carico fenolico.
Tra i vini Monastrell recensiti da Piero Pardini per “The Wolf Post” suggeriamo quattro vini da provare.
Etiqueta Amarilla Monastrell 2020 di Juan Gil, 100% Monastrell rappresenta il territorio di DO Jumilla, 22.700 ettari di vigneti sparsi tra le province spagnole di Murcia e Albacete.
Honoro Vera Monastrell 2020, della medesima azienda iberica, è un giovane vino rosso, espressione, anch’esso, della Monastrell coltivata in DO Jumilla.
Extrísimo Brut Rosé, dell’azienda spagnola Masia Bach, è preparato con 40% Monastrell nella DO Cava, in Catalogna.
Bellissime Rosé 2020, della cantina francese Alain Jaume, rappresenta l’evoluzione di Monastrell in terra di Rodano.
Le proposte esprimono le ottime potenzialità di un vitigno simbolo di Spagna, in grado di esprimere la sua eccellenza anche in territori esteri.