Credits: © Zorzettig
Toscana, Costa Etrusca, tra Livorno e Grosseto la Tenuta San Guido si estende per 13 chilometri.
Il nome dell’azienda rimanda a San Guido della Gherardesca, vissuto nel XIII secolo.
Se Mario Incisa, creatore del Sassicaia, ha tratto ispirazione da suo prozio Leopoldo Incisa della Rocchetta, Nicolò suo figlio, amministratore della Tenuta San Guido da quarant’anni, è stato ispirato da Guidalberto della Gherardesca per la creazione del vino che porta il nome del suo quadrisnonno, Alberto appunto.
Quest’ultimo, vissuto agli inizi dell’Ottocento nel Bolgherese è stato pioniere di un’agricoltura moderna, celebre anche per aver piantato il famoso Viale dei Cipressi.
“La nascita di questo secondo vino- spiega Nicolò Incisa- nasce dalla volontà di cimentarci con un’uva da noi mai utilizzata, il Merlot, con il desiderio di offrire al consumatore un prodotto che possa essere apprezzato più giovane e, infine, con l’opportunità di poter selezionare ulteriormente le uve da destinare al Sassicaia”.
Tra i vini dell’azienda recensiti su “The Wolf Post” Guidalberto 2020 è la nostra selezione consigliata, per cui si rimanda alla recensione completa: “Il ventaglio olfattivo è ampio e complesso. Sentori di fiori rossi appena recisi, seguono profumi di frutti di bosco a bacca rossa e ciliegia durone”.
La storia di Zorzettig, lunga oltre cento anni, ha il profumo delle colline friulane, di Spessa di Cividale, per la precisione, terra con un terroir e un microclima unici. L’azienda si estende su 115 ettari con una produzione annua media di 800.000 bottiglie.
La sacralità della vigna è il cuore della filosofia aziendale- racconta Annalisa Zorzettig: “Oggi, abbiamo mantenuto, tale sacralità, quasi “un culto”, perché è biodiversità e qualità. Non solo.
“L’ospitalità, ovvero aprire le porte della cantina per offrire un calice e condividere il nostro lavoro, diventa una delle chiavi per divulgare la nostra produzione, raccontandone la storia”.
Noti nel mondo per la loro qualità, i vini Zorzettig sono presenti in guida e tra loro, suggeriamo di non mancare la degustazione di Friuli Colli Orientali Schioppettino MYÒ 2018 che, nella recensione completa Piero Pardini definisce: “Al gusto è ben bilanciato nelle sue componenti, morbido, con una trama tannica non invasiva e ben levigata. Un vino destinato ad evolversi ulteriormente, ma già adesso dalla persistenza gusto olfattiva molto intensa, di frutto maturo e spezie pregiate”.
Le cantine Marisa Cuomo sono l’essenza della Costiera Amalfitana. Un’azienda storica, nata dall’incontro di Andrea Ferraioli con Marisa Cuomo. Viticoltura eroica, nel cuore di Furore, 10 ettari di territorio e la magia di un suggestivo fiordo sul mare. Quel mare che, insieme al sole del Sud Italia, regala vini rari.
Furore Rosso Riserva 2018, tra i vini recensiti, è il nostro consiglio: “ Il sorso è bilanciato nelle sue componenti, la trama tannica, perfettamente bilanciata, regala un gusto morbido e ben equilibrato con un elegante finale boisé”.