© Pounamu – NEW ZEALAND
Il cosiddetto Nuovo Mondo è, da tempo, all’avanguardia nella produzione di vini di qualità. Lo sanno bene i professionisti del settore ma, forse, ancora, non è così per i consumatori, soprattutto europei.
Le quattro proposte degustate sono suggerite per l’alta qualità e il buon rapporto qualità prezzo.
Cabernet Sauvignon 2017, della cantina Statunitense Crane Lake, è uno dei fiori all’occhiello dell’azienda.
Gli investimenti importanti, posti nella cura delle uve e dei vigneti sono il tratto distintivo di Crane Lake. Tecnologia all’avanguardia e passione danno come risultato vini dai punteggi massimi come Cabernet Sauvignon 2017. Un vino suggerito per il suo gusto ricco e intenso per “Il ventaglio olfattivo piacevole e ben delineato nei suoi sentori”. Per le sue “note floreali che ricordano un pot pourri di fiori rossi, seguiti da sentori di ciliegia marasca e frutta in confettura. Si evidenziano note balsamiche e note che ricordano il sottobosco. Per la recensione completa clicca qui.
Pinot Gris 2021, della cantina neozelandese Pounamu, è la scommessa vinta di due amanti del vino, iniziata nel 2002 a Marlborough, capitale, per eccellenza del vino della Nuova Zelanda. L’azienda sorge su quello che un tempo era un allevamento di pecore mentre adesso è sede di 41 ettari di vigneto, 100% sostenibile.
Il vino è consigliato per “Il suo profumo abbastanza complesso che regala sentori di fiori bianchi freschi come il gelsomino e l’ acacia, accompagnati da profumi fruttati che ricordano la pesca, l’albicocca e la mela cotogna”. Per la recensione completa clicca qui.
Sauvignon Blanc Sémillon 2019, dell’azienda Australiana Cape Mentelle, esprime al meglio il territorio vinicolo per antonomasia dell’Australia, Margaret River. Cape Mentelle è una delle “cinque aziende vinicole fondatrici” di Margaret River.
Il vino degustato è suggerito per “Il ventaglio di profumi complesso, intenso e di qualità fine, le note di fiori bianchi freschi che si accompagnano a note fruttate tipiche dei due vitigni dalla pesca alla frutta tropicale. Per la recensione completa clicca qui.
Tannat 2021, della cantina Uruguaiana, Juan Carrau, è un campione che abbiamo apprezzato per il “ventaglio di profumi abbastanza ampio e la sua leggerissima nota tostata. Fresco al sorso, con un tannino delineato e vellutato”. Bodegas Carrau ha una storia lunga secoli, iniziata in Spagna, in Catalogna, nel 1752 e proseguita in Uruguay dove l’azienda Carrau è una istituzione. Per la recensione completa clicca qui.