Quando Bernardim Ribeiro (1482-1552), uno dei più autorevoli scrittori e poeti portoghesi, nativo dell’Alentejo (regione storica del Portogallo), coniò il termine Saudade, presente nel sottotitolo del suo romanzo Menina e moça (“Piccola e giovane”), i tempi erano ancora lontani prima che un gruppo di intellettuali del Novecento giudicasse questo sentimento come la manifestazione più rappresentativa della cultura portoghese. Eppure dall’epoca di Ribeiro in poi quel sentimento dimora non solo nelle migliori pagine della letteratura lusitana, da Saramago a Pessoa, per citare due delle personalità più note, ma anche nel vissuto di ogni portoghese.
La Saudade emerge con eleganza nel progetto vitivinicolo di Pedro e Rui Patrício, come quel filo che lega passato e presente, gettando solide basi per il futuro.
Giovane brand portoghese Já Te Disse (Already Told You) è la storia di una famiglia, raccontata attraverso il vino. Una narrazione che rimanda al ricordo del nonno dei fondatori della cantina, appassionato di campagna e di caccia, sempre accompagnato nelle sue escursioni dai suoi cani, tra cui un meticcio a cui era particolarmente legato.
Quando nonno Ramiro si presentò a casa per la prima volta con il cane meticcio, chiese alla madre di Pedro e Rui come doveva chiamarlo. Lei rispose: “Já te disse” (“Già te l’ho detto”). Questo divenne il nome dell’amato cane che allietò la vita della famiglia ma anche degli amici. Un nome non nome che, naturalmente, induceva a fraintendimenti nel momento in qualcuno chiedeva come si chiamasse il cane. “Te lo avevo già detto” era la risposta. “Ma hai già detto cosa? rispondevano le persone.
Decenni dopo, i ricordi di famiglia diventano parte di quella Saudade, della nostalgia per ciò che è stato ma che può rivivere nel presente attraverso la progettualità. Nel caso di Pedro e Rui è il sogno che diventa realtà: la creazione della cantina boutique “Já Te Disse”, nata nel 2015. Non solo un’azienda ma uno scrigno di famiglia dove il sigillo “qualità” è il tratto distintivo dei vini che esprimono pienamente la tradizione portoghese.
Pedro ha studiato in Borgogna per apporre le basi di una professionalità che oggi rende l’azienda uno dei fiori all’occhiello della produzione portoghese. Insieme al fratello scelgono una fattoria dell’Alentejo, a Estremoz per realizzare il progetto: la costruzione di una piccola vigna, nel cuore di una regione ad alta vocazione vitivinicola e olivicola, dove produrre vino di alta qualità.
Nota per i grandi vini portoghesi, Estremoz ha un terroir e microclima unici. L’estate è molto calda, con le temperature che possono raggiungere anche i 45º, e l’inverno altrettanto freddo, anche -5º. Una condizione ideale per la maturazione dell’uva.
Estremoz vale una visita non solo per andare alla scoperta del suo territorio vitivinicolo e di eccellenze come Já Te disse ma anche per la sua storia e le sue proposte culturali. Estremoz è la città del marmo, un marmo pregiato, impiegato ovunque in zona. Un borgo antico, circondato da una natura generosa, distesi di vigneti, da castelli costruiti nel Medioevo, tra cui spicca la Torre delle Tre Corone e da una offerta enogastronomica di rilievo.
In questo fazzoletto di terra così ricco i fratelli Patrício hanno costruito la loro storia, senza lasciare nulla al caso, a partire dal packaging, scegliendo per il disegno delle etichette Siza Vieira, il più grande architetto portoghese vivente.
Siza, eccellente narratore, ha trasferito in immagine la storia del nonno e del suo fidato cane, soggetti nelle etichette delle varie tipologie di vino. Il passato diventa presente attraverso il ricordo trasposto in immagine.
Ogni bottiglia di vino è numerata ed etichettata manualmente, a conferma dell’attenzione posta nella cura di ogni singola confezione.
I vini, lanciati nel 2021, hanno ottenuto riconoscimenti e premi sia a livello nazionale e internazionale, che nel 2022 e nel 2023. La medaglia d’oro del vino rosso al Concorso Mondiale di Bruxelles è una delle ultime conferme della abnegazione con cui Pedro e Rui portano avanti il loro progetto.
I vini dell’azienda, inoltre, sono stati, inoltre, selezionati da alcuni tra migliori ristoranti stellati portoghesi.
Un successo che parte dai vigneti di micro produzione di un solo ettaro, circondati da alberi secolari, gli Azinheiras, una specie protetta in Portogallo. Una grossa roccia scistosa ha fatto posto per consentire l’impianto del vigneto. Il vigneto è piantato con un orientamento solare SE-NO, con un’altitudine di 300 metri e una pendenza di 44º.
Pedro e Ruiz hanno affidato la parte enologica a Joachim Roque, luso-francese, responsabile di tutta la viticoltura e della produzione del vino JÁ TE DISSE. Laureato in viticoltura ed enologia a Bordeaux, in Francia, dopo aver maturato ampie esperienze internazionali (Bordeaux, Côtes du Rhônes, Napa Valley, Alentejo, tra gli altri), Joachim Roque ha compreso il potenziale del terroir e dei vitigni, contribuendo, con il suo lavoro, a trasformare un piccolo fazzoletto di appezzamento di terreno in una storia di successo.
Less is More definisce questo micro progetto, dove ogni dettaglio fa la differenza e dove la qualità è la priorità rispetto alla quantità, dice Pedro Patrício. Egli si divide tra la sua attività di produttore e di direttore di ospedale.
Tutto è speciale in questa storia, come spiega Pedro: “Prima della vendemmia, circa sei settimane prima, il 50% delle uve viene tagliato a terra. Anche se doloroso da guardare, è il modo che il nostro enologo ha trovato per conservare le migliori uve sulla vite fino alla perfetta maturazione per la vendemmia. Le analisi vengono effettuate quotidianamente nel mese di agosto- dice Pedro- vitigno per vitigno.
Le vendemmie- prosegue Pedro, avvengono in tre momenti diversi (nel 2022, ce ne sono stati addirittura quattro). Questo perché le fasi di perfetta maturazione tra le varietà sono molto diverse: Petit Verdot, Syrah e Alicante Bouschet.
Un altro dettaglio molto particolare è che tutte le vendemmie vengono effettuate di notte, solitamente intorno alle 4 del mattino, in modo che le uve possano entrare in cantina ancora fresche e iniziare il processo di fermentazione nella fase ideale.
L’intero processo di raccolta è appassionante per me. Ho un enorme rispetto per chi lavora in vigna e in cantina nelle giornate di gelo e di caldo torrido”.
Pedro ama tutta la produzione aziendale ma un vino più di altri suscita in lui emozioni particolari, come egli stesso racconta: “Il vino rosso Já Te Disse, una miscela quasi perfetta per me con il 40% di Petit Verdot, il 30% di Syrah e il 30% di Alicante Bouschet. Da un lato perché di colore rubino intenso, all’olfatto presenta un profumo complesso con note di frutta nera matura e spezie. In bocca presenta tannini vigorosi e levigati dal passaggio in botte.
Adoro il suo finale lungo, equilibrato e persistente. È un vino che sta evolvendo molto bene in bottiglia. Dall’altro, perché ho visto tutto il processo di questo vino e ho assistito alla scelta attenta vigna per vigna e al controllo annuale vigna per vigna.
Já Te Disse produce anche i seguenti vini:
Já Te Disse Alicante Bouchet Special Edition Selezione delle migliori botti nuove di rovere francese, realizzate a edizione speciale di 3.200 bottiglie numerate. Alicante Bouschet (100%)
Já Te Disse Vino Bianco Viognier (100%)
Já Te Disse Vino Rosato Aragonez (40%) Touriga Nacional (30%) Syrah (30%)
L’azienda è fortemente presente nel sociale con donazioni a sostegno di cause internazionali. Sul fronte della sostenibilità è altrettanto attiva, impegnandosi nella riduzione di anidride carbonica nel packaging e nel peso della bottiglia. Piccoli ma potenti segni distintivi per una cantina boutique i cui vini si lasciano ricordare.
La storia di Já Te Disse è tutta da scrivere e da degustare. Una storia di famiglia che ha i colori della generosa terra dell’Alentejo e i sapori di un vigneto magico dove amore e conoscenza sono la chiave di un successo costruito giorno per giorno.