I terreni delle zone del Barolo si sono formati durante il Miocene, dai 15 ai 7 milioni di anni fa. La storia del Barolo, definito “Il Re dei vini rossi”, invece, si deve ai coniugi Carlo Tancredi Falletti di Barolo e Juliette Colbert, entrambi persone note nel periodo del Risorgimento nella regione. Per quanto, al tempo, la produzione del Barolo fosse già in atto, quel matrimonio segnò il passaggio definitivo verso la ricerca della qualità che ha permesso al Barolo di diventare uno dei vini più noti e apprezzati al mondo. Fu Juliette a far degustare il vino alla casa reale Savoia e, in seguito, alle corti Europee. Questo, almeno, è quanto narra la leggenda che vuole anche sia stato proprio per merito di questo “nobile” passaparola che il vino divenne presto celebre come il “Vino dei Re”.
Barolo Serra 2019 della cantina Voerzio Martini è una delle proposte da noi sugggerite: “Si apre con note floreali che ricordano un pot pourri di fiori rossi moderatamente essiccati, accompagnati a note di piccoli frutti di bosco a bacca rossa come lampone e ribes, intrecciate a profumi di fragoline selvatiche e prugna essiccata. Per la recensione completa clicca qui.
Barolo San Giovanni 2019 di Gianfranco Alessandria è da noi indicato per: “Il sorso perfettamente bilanciato, la trama tannica setosa e ben levigata con finale persistente con un retrogusto di frutta e cacao in polvere.” Per la recensione completa clicca qui.