La Strada del vino e dei Sapori Colli Longobardi si sviluppa sul territorio di Brescia e coinvolge non solo le migliori cantine della zona ma anche altre eccellenze enogastronomiche.
Un fazzoletto di terra che raccoglie sapori e talenti di vario genere ad arricchire ulteriormente il già notevole patrimonio vitivinicolo e culinario Italiano.
In un circuito disegnato per agevolare il turista, la Strada offre l’opportunità di visitare produttori di vino, naturalmente, ma anche di miele, salumi, dolciumi. La possibilità di pernottare negli alberghi associati alla Strada e di consumare pasti tipici della zona nei ristoranti anch’essi facenti parte della Strada Colli Longobardi rende questa esperienza completa in ogni suo aspetto. A ciò è possibile aggiungere anche la visita ai Musei e alle testimonianze artistiche o seguire i percorsi cicloturistici indicati.
Scopriamo di più dalle parole di Flavio Bonardi, Presidente dell’Associazione.
Quando nasce l’Associazione e quali obiettivi prefissati sono stati raggiunti fino a oggi?
La Comunità Europea ha promosso la costituzione delle Strade del Vino e dei Sapori all’interno di un programma di sostegno e di sviluppo dell’agricoltura, in particolare nelle zone di produzioni tipiche. La legislazione italiana ha recepito queste direttive comunitarie e con la legge 27 luglio 1999, n. 268 “Disciplina delle Strade del Vino”, definisce le norme quadro per l’istituzione da parte delle Regioni di percorsi enoturistici denominati “Strade del Vino.
La Regione Lombardia, con l. r. del 07/2/2000 n. 7, “Norme per gli interventi regionali in agricoltura”, che all’art. 9 – comma 4 – dispone l’incentivazione della realizzazione di percorsi turistici a valenza enogastronomica e culturale, ha poi riconosciuto le 8 Strade del Vino Lombarde con Decreto 2269 del 21/02/2002.
Dal 2002, esiste la nostra realtà associativa che ha raggiunto importanti obiettivi a oggi valorizzando e promuovendo, in senso turistico, le produzioni vitivinicole e agricole, le attività agroalimentari, la produzione di specialità enogastronomiche e le produzioni dell’economia ecocompatibile,, presenti lungo l’attuale territorio che racchiude nove comuni, tra cui il capoluogo Brescia ma che, proprio nel 2024, vedrà l’adesione di altri territori provinciali interessati a fare parte del nostro Progetto.
In questi anni, siamo riusciti ad aumentare l’interesse sul tema vino e cibo, grazie a una sinergia con le amministrazioni pubbliche, con la Regione, con la Provincia e con diversi privati, che credono fortemente nell’idea di valorizzazione territoriale che abbiamo messo in campo negli ultimi tre anni, e che ha visto lievitare notevolmente la presenza di turisti e concittadini agli eventi ed alle manifestazioni organizzate.
Quali sono le peculiarità del territorio e dei suoi vini?
La Strada del Vino e dei Sapori Colli dei Longobardi è un itinerario enogastronomico che si snoda nel territorio bresciano. Racchiude Brescia, le ultime propaggini delle Prealpi bresciane e l’iniziale territorio pianeggiante a Sud-Est, che le fa da corona. È un’area vocata, sin dall’antichità, alla produzione vitivinicola, che i turisti possono conoscere visitando le cantine storiche e le trattorie dislocate lungo tutto il percorso.
I nostri vini appartengono alla zona del Monte Netto e di Botticino e molti hanno ottenuto la classificazione IGT “Ronchi di Brescia”. Ci sono due tipi di Botticino DOC e sette di Capriano del Colle DOC. I nostri vitigni sono quasi tutti a frutto nero, tranne il Trebbiano Lugana, impiegato nella zona di Capriano del Colle. Tra i nostri vitigni si annoverano: Barbera, Incrocio Terzi, Marzemino, Merlot, Sangiovese, Schiava Gentile e Trebbiano Lugana.
Può descrivere, brevemente, le aree di interesse enoturistico e culturale della zona?
La strada ha inizio sulle pendici del Castello di Brescia con il Vigneto “Pusterla”, i suoi quasi quattro ettari il più esteso vigneto cittadino d’Europa, oltre che raro esempio di agricoltura urbana e probabilmente l’unica coltivazione estesa al mondo di sola uva Invernenga, uva a bacca bianca che oggi dà origine al prestigioso vino Bastione Pusterla.
Il percorso prosegue in pianura verso Pontegatello, noto sin dal Medioevo per il primo ospizio per viandanti poi trasformato in osteria, e Azzano Mella, corte donata nel XI secolo da Carlo Magno al monastero di San Salvatore in Brescia. Da lì ci si sposta verso le dolci colline del Monte Netto e di Capriano del Colle, ancora oggi in grado di coniugare la tranquillità dei luoghi con un ricco passato di ricche dimore, castelli e torri di guardia. Molto suggestive le strade che si snodano tra i vigneti, cornice ideale per passeggiare e pedalare immersi nella pace.
Spostandosi verso est ci accolgono i centri di Flero, Poncarale, Montirone, Castenedolo, Rezzato, Botticino fino a Montichiari, per un trionfo di eccellenze locali, ville storiche e insediamenti medievali. Acquistabili presso alcune aziende associate anche salumi, insaccati, aceto di miele, mieli della Valverde e le già citate confetture e grappe del Vitigno Pusterla.
Quante cantine sono presente lungo la strada e che tipologia di vini è prodotta?
Le Cantine della Strada del Vino e dei Sapori sono quindici più un birrificio. Non tante realtà per un territorio che riesce a produrre poco meno di un milione di bottiglie l’anno, però un territorio ricco di storia vitivinicola.
Tra i prodotti tipici che nascono lungo il territorio di competenza un posto di rilievo lo merita il vino locale, ricavato dai vitigni Barbera, Incrocio Terzi, Marzemino, Merlot, Sangiovese, Schiava Gentile e Trebbiano Lugana. Oltre al Capriano del Colle DOC i due tipi di Botticino DOC e i vini classificati IGT “Ronchi di Brescia”.
Perché i vostri vini sono speciali?
I nostri vini sono prodotti con cura dalle famiglie storiche del nostro territorio che cercano di mantenere la qualità e l’attenzione al prodotto.
In questi anni, diverse nostre cantine hanno vinto premi prestigiosi che hanno finalmente “sdoganato” il vino prodotto nel Monte Netto o a Botticino, riconoscendoli a tutti gli effetti vini non più di serie “B” ma vini di elevato interesse.
Un lavoro non facile per i nostri viticoltori, ma che sta dando, finalmente, grandi risultati.